venerdì 4 ottobre 2013

Io so dov’è, adesso.

Era Broadway. Era il 1996.
E, se chiudo gli occhi, sento l’odore del palco anche qui, tra queste mura rosse e di mattoni.
Lei decise così di raccogliere la testimonianza di duecento donne di tutte le età, razze, classi e professioni.
Voleva parlare del non detto.
O meglio, parlare del già detto in modo nuovo e vitale.
Parlare del dolore, della fame.
Parlare.
Dell’orgasmo dell’amore e del sudore della paura.
Della violenza sulle donne.

Credo che ciò che non si dice non venga visto, riconosciuto e ricordato. Ciò che non diciamo diventa un segreto, e i segreti spesso creano vergogna, paura e miti.

E' una storia seria, divertita, choccante, fantasiosa e drammatica.
E’ allegra, è triste, è disinibita, timida, esuberante, schiva, vanitosa, passionale, violata.
E lei. Siamo noi.

Storie di donne ma non solo per donne.


Perché se noi veniamo da Venere e lui, il maschio, da Marte, questo libro è  un bel  biglietto andata e ritorno da regalare, per un  viaggio che vale comprensioni e misteri di una vita.

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