lunedì 17 ottobre 2016

La pratica del "consenza"

Dipendiamo dall' approvazione degli altri prima ancora di averne memoria.
Nasce tutto dalla grande corsa degli spermatozoi.
Su tutti quelli che garaggiano ne vince uno, e tutti lì a batter le mani, dal ginecolo alla nonna alla signora del mercato che sa già se sarà maschio o femmina con la sola imposizione delle mani e forza del pensiero.
Evviva! Bravissimo!
Ma perchè gli altri no? Che è sta cosa? Uno non può avere uno strappetto muscolare prima del traguardo che viene declassato ad inutile senza neppure una misera spiegazione?
E se quello lì era dopato? Gliel'avete fatto il test?
No, non quello che poi escono le due liniette blu. Facile quello. No. Dico quello per vedere se era pulito!
Vabbè.
Dipendiamo da un battere di mani e da incitazioni perenni.
Che brava, hai fatto la cacca!
-Bravissima hai detto pa-pà
- No,guarda che ha detto ma-m-ma. L'ha pure sillabato. Che deve fare per farti capire che ha detto mamma? Disegnartelo? Tutti i bambini dicono mamma. Ha detto mamma, no? L'avete sentito pure voi. No?
Che brava ha fatto i compiti!
Che brava non li ha fatti perchè suo padre ha scritto alla maestra che era impegnato a vivere e quindi pare che se vivi va bene così!
Che brava, ha sistemato la cameretta!
Se fai la brava ti preparo la ciambella!
Che brava, hai mangiato tutto.
E ci affanniamo, continuamente, a recuperare terreno sul grande pianeta del consenso, perchè guai a non avere quella medaglia lì.
E che siamo noi, figli del pezzaro?
Daiii su! Guarda che ti sto lasciando! Vaiii vaiii si si siiiii! Stai andando da sola! Su due ruote! Bra-vi-ss-ssssima
Avevo 29 anni quando questa frase è stata rivolta a me.
Vabbè, anche qui.
E' che ti abitui così radipamente a stare con/dalla parte del gradimento che senza ti sembra impossibile.
Eppure.
Dopo il Nobel a Dylan vorrei che fosse istituito il Nobel da assegnare a chi ti ama quando te lo meriti di meno.
-Non hai fatto la cacca, pazienza. Brava. To' ti do'quei kiwi. Li vuoi quei kiwi, che così risolviamo il problema stitichezza ed introduciamo anche una originalissima battuta a 'sto pezzo?
- Non hai detto nè mamma nè papa? Vuol dire che sono persone poco interessanti. Prova a dire, che ne so, suca. Su-ca. Ti tornerà utile nella vita. Quasi quanto mamma e papa. In alcuni casi pure di più.
- Non hai mangiato le fottutissime verdure bio di tua madre? Scappa dalla finestra e vediamoci al Mc. Tanto, cara madre e cari tutti, sappiatelo: anche i figli di Cracco passeranno dal Mc, a 12 anni, rassegnatevi.
Si respira un'aria diversa senza il fragore del batter di mani.
Un'aria più comoda e più facile da respirare.
Più simile a come sai respirare tu.
Io per esempio a volte respiro a bocca aperta. So che non si fa perchè i peli del naso servono a catturare il pulviscolo atmosferico e i microbi e i virus ed invece con la bocca ti entra tutto dentro.
Guardavo Siamo fatti così da bambina e se respiravi con la bocca ti entravano in corpo delle cose verdi che poi gli uomini con la barba bianca combattevano.
Ed in fondo a me piace pensare che i miei continui sbalzi d'umore dipendano dal fatto che dentro di me ho una comunità vivente di gente con la barba Bianca, o tutti rossi,o cattivi e gialli che si muovono a piedi ma anche in macchina, che io neppure conosco e che condizionano il mio agire.
La chiave di tutto non la conosco.
Perdo le chiavi di casa, fuguriamoci le chiavi del tutto.
Però forse essere "con-senza" e non necessariamente "consenso" potrebbe aiutare.
A non sentirsi persi quando poi tutto intorno è silenzio e bottiglie vuote e confezioni di pop corn lasciate a metà.
Che a batter le mani son bravi tutti.
Son le pulizie dopo quelle che ti devi smazzare da sola.