Non morire senza aver
provato la meraviglia di scopare con amore.
Fa freddo.
Di nuovo.
Adoro quando i mesi smettono di mentire e diventano giusti.
Io voglio mangiare le fragole quando è tempo di fragole
(adesso ogni volta che nomino le fragole ho paura di dover chiedere il permesso
a Vasco Rossi, ma vabbè-eee) ed i mandarini quando è tempo di mandarini.
Oggi ho preso delle mele, ad esempio.
Viaggio sempre in tram, ormai lo sapete, ma oggi mi è
sembrato davvero fosse lui.
Sul 4.
Di vederlo, intendo.
Vecchio, eccentrico, intellettuale squattrinato,
appassionato di musica classica, giornalista solitario e non particolarmente
brillante, da sempre ostile a ogni legame.
Era sul 4 e non sapeva se scendere o meno.
All’alba del suo novantesimo compleanno decide di concedersi
un regalo particolare: una notte d’amore con una ragazza vergine.
Abituato all’amore carnale, prende il telefono e chiama Rosa
Cabarcas e il suo bordello.
Scordatevi i grigi, i rossi , i neri e le sfumature.
Pensate a lei.
La ragazza prescelta.
Quella che per concedersi, razionalmente pronta al
sacrificio, ha dovuto esser sedata dal bromuro e dalla valeriana .
Lei diventerà per lui il suo unico, autentico amore di una
vita, cominciato e vissuto a novant’anni.
Forse in una notte, o comunque il tempo che ci han messo i
miei occhi a imprimersi sul libro.
Non so bene come si scopra un amore.
In realtà non ho ben capito se spetta davvero a noi scoprirlo.
Ho capito però che si può iniziare ad amare anche quando per
gli altri è tempo di morire.
Perché forse non si
muore quando si deve, ma quando si vuole.
Lui è quello dei Cent’anni di solitudine.
Ed io adesso, dividerei questa mela, fresca, comprata oggi.
Ed una birra.
Il tempo consuma dall'esterno. L'amore dall'interno. In mezzo, qualcuno tenta di comprendere. Si incidono nella carne, i ricordi da non dimenticare... Ciao, Mariano
RispondiEliminaGrazie per la riflessione Mariano. Un saluto, natalia
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