lunedì 22 febbraio 2016

Intervallo

Ad ogni modo, prima o poi, ci si dimentica.
I nomi, le cose, i posti.
L'incrocio di una via che passava accanto a quel negozio che...Che vendeva cosa?
Non c'è nulla da fare, per quanto magnesio tu possa prendere, prima o poi, ci si dimentica.
I compiti a casa per il giorno dopo, il pane. Non ho preso il pane per stasera.
Ci si dimentica.
L'unica cosa che non ho mai dimenticato nella mia vita era il bacio della buonanotte a mio padre e mia madre.
Quello e poi l'intervallo.
Campanella-->Driiiiin --> Intervallo.
Facile.
L'unico momento di pausa della mia vita che addirittura una campanella ti esortava a fare.
Vi è più capitato?
No dico, vi è più capitato che vi obbligassero a mangiare un Kinder bueno, parlando in corridoio di cazzate con gli amici, programmando serate in pizzeria molto spesso non giunte al termine perchè poi si doveva rientrare e quindi restavamo lì, con il nome, la sera scelta e mezza lista di compagni da avvisare?
A me non è più capitato.
Eppure mi piacerebbe un sacco.
Sveglia, caffè, vesti te stessa abbinando il colore (grazie), vesti altri componenti della famiglia non dotati di autonomia alle 6 del mattino, corri, lavoro, corri, nido, corri autobus, corri....
Driiiiiin--> Intervallo
Oh, e se non ti fermi c'è sempre la bidella che ti dice "ma che fai, stai qui? Hai il ciclo? sei indisposta?"
"No, no, non sono indisposta. Grazie"
E' che io sarei sempre disposta a fare le cose, solo che poi alle volte mi dimentico.
Tipo quella volta che volevo baciarti. Ti ricordi?
No, già. Come potresti.
Poi me ne son dimenticata.
Perchè era buio, era tardi, era sera.
Ed aspettavo la campanella dell'intervello che non è suonata.
Forse era rotta. Forse la signora Pina si è scordata di suonare.
Forse è suonata ed io non ho sentito
Driiiiiiiin