Non so da dove iniziare.
Vi vedo lì, per terra, sofferenti.
E non faccio nulla. Non muovo un dito.
Cosa volete che faccia?
E’ andata così.
Vi ricordate, ad esempio, quella sera assurda, fatta di capricci e sudori?
Capire quale fosse la vostra idea mi risultò impossibile.
E il giorno della mia laurea?
Siate stati degli stronzi senza un domani.
La precisione non era nella vostra indole, ma quel giorno indomiti, indomabili, sfuggenti.
E adesso cos’è questo lamento? Che fate, piangete? Adesso?
Abbiamo avuto momenti felici, per carità. Fatti di vento che accarezza, di mani che sentono.
Quel tuffo a labbra salate il fuoco e quattro stronzate…per carità , ma
E’ andata così.
Non voglio dire, con questo, che sia una chiusura definitiva, la nostra.
Per carità. Dicono che mai dire mai.
Ci saranno dei giorni in cui ci sfioreremo ancora.
No, non è un addio.
Ma per adesso voi siete li, ed io qui.
Qui, eretta.
Voi?
Voi vi farete scopare da lui, lei e l’altro. Non mi importa più.
Io sono qui, eretta
E col collo scoperto.
Vi ho solo tagliati via.
Anche Barbie luce di stelle dovrebbe farlo.
Con affetto,
il Caschetto.
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